Note in dono: una serata di musica italiana nel ricordo di Rossana

13/06/2022
Note in dono: una serata di musica italiana nel ricordo di Rossana

di Sabina Fadel

Cordovado, 13 giugno 2022

Una serata all’insegna della musica italiana, nel ricordo di Rossana Milazzo. Una serata per sensibilizzare e raccogliere fondì per l’associazione Il dono di Rossana, allo scopo di finanziare la ricerca scientifica contro i tumori cerebrali. È stato questo il fil rouge del concerto che la band cordovadese Half Past Ten ha tenuto venerdì 10 giugno alle ore 21 in una gremitissima Arena Cecchini, a Cordovado, con il supporto della locale
Pro loco. Un repertorio inedito quello proposto dal gruppo, totalmente “Made in Italy”, come abbiamo detto: De Gregori, Gabbani, Battisti, De Andrè… e un toccante medley di canzoni di Franco Battiato, per omaggiare, a poco più di un anno dalla sua scomparsa, il cantautore siciliano. Canzoni rivisitate e arrangiate dal bravissimo Marco Tavan, tastierista del gruppo. Professionali, ironici e trascinanti come sempre, gli Half Past Ten hanno dato vita a un concerto di alto livello, condito dalla generosità che contraddistingue ogni loro performance, visto che suonano sempre e solo a favore di cause benefiche. Tra i membri della band anche Mario Milazzo, papà di Rossana, stavolta nella inedita veste di conduttore- tastierista, ruolo che ha saputo vestire con intelligente ironia e una buona dose di simpatico charme. Nell’intervallo del concerto, la mamma di Rossana, Maria Teresa Innocente, ha aggiornato i presenti sulle iniziative dell’associazione: una borsa di studio per due studenti del liceo frequentato da Rossana e la consueta borsa di ricerca per una ricercatrice selezionata dalla Fondazione Umberto Veronesi di Milano. Passi fondamentali per giungere finalmente a ridurre la mortalità per tumori cerebrali che ancora oggi è, in campo oncologico, tra le più alte. Una profonda commozione ha avvolto i presenti quando Maria Teresa Innocente ha voluto ringraziare la sindaca Brunettin e l’amministrazione comunale per aver voluto intitolare la palestra di Cordovado a Rossana: la giovane, promessa della pallavolo, saprà accompagnare con la sua presenza i tanti ragazzi che, come lei, amano lo sport. Un altro modo per dire che Rossana è qui, è viva nel ricordo di chi l’ha conosciuta e amata. È viva in quella speranza che l’Associazione a lei intitolata sta cercando con ferma determinazione di donare a chi sta lottando contro i tumori cerebrali. È viva, perché a lei e ai suoi genitori tutti dobbiamo essere grati: non è facile irrigare il dolore perché dia frutto, non è facile fare un miracolo quando la sofferenza ti annienta. Loro ci sono riusciti: hanno saputo trasformare l’acqua in vino per far festa. La prova più lacerante in futuro di bene per tanti giovani ammalati.