Primi risultati del progetto dell’IRST di Meldola
Sesto al Reghena, 28 gennaio 2022
È proseguita anche nel 2021 l’attività del team di ricercatori dell’IRST di Meldola che hanno lavorato al progetto di ricerca dal titolo “Sviluppo di un modello tridimensionale preclinico per studiare la biologia dei tumori cerebrali” cofinanziato dalla associazione “Il dono di Rossana” nel 2020/2021. In conclusione d’anno, abbiamo ricevuto, come previsto, una sintesi delle attività e dei risultati.
“Per raggiungere il loro obiettivo i ricercatori, in questo secondo anno, si sono concentrati sull’esecuzione e l’analisi immunoistochimica dei campioni paraffinati dei pazienti arruolati nello studio retrospettivo andando a valutare la percentuale di espressione delle proteine matriciali individuate l’anno precedente. Dall’analisi effettuata su 18 campioni è emerso che la GFAP (proteina fibrillare acida della glia) sia la proteina più espressa. I ricercatori inoltre hanno anche eseguito un’analisi bioinformatica di tutte le proteine selezionate, utilizzando i dati di espressione disponibili da database di dati clinici pubblici, per identificare quali proteine fossero sovraespresse nei gliomi a basso grado rispetto al tessuto sano. I risultati hanno mostrano come tra il tessuto tumorale e il tessuto sano le proteine più significativamente espresse siano: acido ialuronico, collagene IV, fibronectina, tenascina C e GFAP, confermando i dati della ricerca. Il team ha inoltre valutato la correlazione tra l’espressione proteica e la prognosi dei pazienti verificando che una maggiore espressione di questi marcatori correla significativamente con una prognosi peggiore. Al termine di tutte le analisi di immunoistochimica, interpolando i dati con quelli ottenuti in silico, verranno definite le proteine principali per la costruzione del modello tridimensionale. L’andamento del progetto, come già dichiarato in precedenza, ha subito dei ritardi per la prolungata situazione pandemica, anche nel reperimento dei reagenti necessari per gli esperimenti. Nonostante ciò, i dati ottenuti quest’anno sono incoraggianti e mostrano passi avanti che permettono di avvicinarci all’obiettivo finale.”
La ricerca scientifica non si ferma, tanti piccoli passi possono condurci lontano: verso la nostra meta.